Social network: ad ognuno il suo … o quasi!
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Qual'è il social network ideale per fare business online? Posso trarre davvero un vantaggio utilizzando Facebook e Twitter?
Ancora oggi con regolare scadenza molti clienti (e non solo loro) mi chiedo informazioni circa i vari social network in circolazione. Le domande più frequenti sono “Quale uso posso farne?” e “Quale opinione personale hai riguardo l’utilizzo di questi mezzi di comunicazione?”.
Avevo in parte già affrontato l’argomento social network in un mio precedente post intitolato “La comunicazione aziendale sarà sempre più social?!” ma con questo nuovo post è mia intenzione fare un po’ più di chiarezza a riguardo. Voglio provare inoltre a dare una chiara visione dei principali nomi oggi in circolazione, identificarne il loro utilizzo lato business e valutare quali vantaggi possono portare nel breve e lungo termine.
Parto, per così dire, proprio dall’ultimo nato tra i social network e oggi tra quelli maggiormente in voga e in maggior ascesa. Con Pinterest, come prima cosa, oserei direi che ci si concentra maggiormente sui propri interessi, mettendo così in risalto non tanto i contenuti dei “followering”, ma soprattutto delle categorie e tematiche che si è scelto seguire. É possibile inserire un “pin” (in italiano traducibile letteralmente con “puntina”), sotto forma di foto, immagini o video trovate casualmente in rete o realizzate di proprio pugno.
Per farlo ovviamente si può accedere direttamente al sito o tramite la relativa App per dispositivi mobile. Molto interessante la possibilità di visualizzare i “pin” sotto forma di idee regalo in base al budget da spendere dando così visibilità al proprio business b2b. Suggerimento quindi: inserite il tasto “Pin it” sul vostro sito così che gli utenti possano condividere le vostre immagini nella propria “lavagna” su Pinterest.
Target di riferimento = Molto utilizzato per condividere le così dette infografiche, tanto in voga in questo periodo soprattutto in ambito social/informatico, ma molto interessante anche per chi vende i propri prodotti online, crea contenuti artistici, grafica e pittura, oggetti di design, foto artistiche e in ottica business ma anche per chi produce capi di abbigliamento e/o accessi moda, oggettistica per la casa e molto altro.
Vantaggi = Social network in forte ascesa a quindi sulla bocca di molti. Poche parole e molte immagini, quindi ideale laddove l’emozione visiva vale più di mille parole.
Google+
Google+ è il social network di casa Google e per molti versi è simile a Facebook anche se, a mio avviso, con quel “pizzico” in più che potrà alla lunga fargli fare la differenza. Google+ è in sostanza una rete sociale che permette di comunicare con i propri amici, rimanere aggiornato sulle news da tutto il mondo, utilizzare le video-chat multiple e molto altro ancora … proprio come Facebook, ma con il vantaggio di non perdere di vista tutte le funzionalità principali di Google come per esempio Gmail (dal quale tra l’altro vengono prelevate anche informazioni come i contatti) e le ricerche online.
Tra l’altro pare che i profili e le pagine su Google+, anche se non ufficialmente confermato (ma se qualcuno a dati in proposito ben lieto di condividerli n.a.), siano in grado di ottenere risultati molto buoni nei posizionamenti in SERP (Search Engine Results Page) per chiavi di ricerca specifiche e mediamente anche molto competitive. Quindi il mio consiglio è quello di valutate Google+ con la consapevolezza che abbiamo comunque a che fare con Google e i suoi innumerevoli servizi ed impegnare un po’ di tempo per arricchire le nostre pagine.
Target di riferimento = Non ci sono preclusioni o settori di business preferenziali, per cui chiunque può approcciare a Google+. Andando poi più nel dettaglio si posso creare “cerchie” chiuse e ben definite per il nostro business di riferimento, postate testi con link e immagini, condividete video e insomma, mettere contenuti a disposizione della rete che di fondo è il motivo per il quale vi consiglio di utilizzare questi mezzi di comunicazione.
Vantaggi = Prodotto di casa Google che sta prendendo piede tra chi reputa Facebook troppo alla mercé dei cosiddetti “bimbiminkia” e vuole ritagliarsi uno spazio dedicato, all’interno di una comunità più “elevata” e non ancora contaminata.
Foursquare
Foursquare è un’applicazione su piattaforma mobile e relativa interfaccia web, nata per rendere le città più facili da visitare e più interessanti da esplorare. Per ogni “check-in” tramite l’applicazione per smartphone, gli utenti possono condividere la loro posizione con gli amici e fare a “gara” con gli stessi sulla base dei punti e badge acquisiti ad ogni “check-in”. Al di là della parte più puramente giocosa della faccenda Foursquare offre delle reali informazioni ed “esperienze” all’utente, consentendogli di acquisire informazioni sui luoghi da visitare e scoprire, locali da frequentare e cose da fare in città.
Molte aziende stanno già iniziando ad utilizzare Foursquare come veicolo per attirare gli utenti verso il loro business, veicolando promozioni ed offerte. Dall’altra parte molti utenti si stanno abituando a ricercare appunto offerte speciali, vicine al luogo nel quale si trovano. Ad esempio, se voi foste alla ricerca di un luogo dove pranzare ed un ristorante vi offrisse la bibita gratis con la consumazione del pasto, non ne approfittereste?!
Target di riferimento = Attività commerciali e luoghi pubblici, locali e ristoranti ma non solo perché una città è fatta anche di uffici e quindi nell’ottica di far conoscere il proprio business è bene esserci e dedicare del tempo anche qui, nell’aggiornamento del proprio profilo.
Vantaggi = Coinvolgimento diretto del consumatore, possibilità di veicolare promozioni ed offerte e condivisione dei suggerimenti e dei consigli ricevuti dagli utenti.
Twitter è la piattaforma di micro-blogging in cui ogni utente scrive messaggi, allega foto o link rispettando la dimensione massima di 140 caratteri per messaggio (ed è quella che personalmente prediligo in questo periodo n.a.). Se avete qualcosa da dire, a mio avviso, fatelo su Twitter (e poi in caso tramite apposite API divulgatelo anche presso gli altri social network), tenendo a mente che una presenza costante, un utilizzo attento e moderato degli hashtag (#), un buon numero di re-tweet ed una scelta il più possibile oculata e pertinente dei propri following, possono alla lunga garantirvi un buon ritorno in termini di immagine e di reputazione online. Pensate a Twitter, così come a tutti gli altri social network, sapendo che si tratta di un impegno quotidiano.
Target di riferimento = Chiunque abbia qualcosa da dire e sia disposto a farlo in modo sintetico … si fa per dire ovviamente, perché si possono naturalmente condividere link a blog aziendali, pagine web, ecc …
Vantaggi = La popolazione di Twitter è in forte ascesa (certo ci sono anche qui i così detti “bimbiminkia” e presunti VIP, ma basta ignorarli) per cui leggete, scrivete e diffondete “cinguettii” pertinenti con il messaggio e l’immagine che volete dare del vostro business. Come già detto, date tempo al tempo e vedrete che la cosa vi garantirà un buon ritorno sia in termini di brand che di reputation online.
“LinkedIn è una rete ricca di esperti di ogni settore pronti a condividere le proprie conoscenze e dove puoi trovare rapidamente colleghi e compagni di studi di ieri e di oggi” … questo per citare il payoff del social stesso. LinkedIn, il social network professionale per antonomasia vanta circa 1 milione e 700mila iscritti solo in Italia e si propone con lo scopo di creare opportunità professionali tra gli iscritti in quanto analizza le relazioni tra gli utenti e traccia percorsi con cui si possono raggiungere anche persone “lontane”. Ho letto da qualche parte che LinkedIn, in sostanza, ha messo in pratica la teoria dei “sei gradi di separazione” e direi che ciò corrisponde al vero in quanto consente di entrare in contatto con qualsiasi altro utente attraverso una catena di conoscenze comuni, composta da non più di 5 intermediari.
Così come accade per Google+, Facebook e Twitter è possibile creare pagine professionali dedicate alla propria attività. Da poco inoltre lo stesso LinkedIn dispone del proprio tasto “Follow” e tutte le imprese potranno aggiungere questo pulsante al proprio sito rendendosi ancora più visibili sul web.
Target di riferimento = Professionisti ed esperti di ogni settore.
Vantaggi = Profili di alto livello e decisamente non frequentato da perditempo della rete per cui alto tasso di conversione tra i contatti.
Il social network per antonomasia lo tengo alla fine. Non intendo con questo svilirne il valore (non penso certo di avere io questo potere n.a.) ma semplicemente perché riguardo Facebook sono già state scritte pagine e pagine di considerazioni e certamente ognuno di noi ha già la propria consolidata opinione in merito. Seppur costellato di cosiddetti “bimbiminkia” é comunque ricco di utenti interessati e interessanti.
Ecco alcuni numeri a riguardo, forniti dall’Osservatorio Fecebook (http://vincos.it/osservatorio-facebook)
- 21 milioni di utenti iscritti in Italia (marzo 2012)
- 13 milioni attivi ogni giorno
- 7,5 milioni gli accessi giornalieri da mobile
Visti i numeri il consiglio è quello di approcciarvi sicuramente e senza troppi timori (fermo restando che ne abbiate), consapevoli che si parla con le persone e che l’interazione la fa da padrone. Si possono poi valutate campagne Pay per Clic per far conoscere i propri prodotti e servizi ed aumentare i “like” della vostra pagina. Anche qui come per tutti gli altri social vale il suggerimento di dedicare un momento della vostra giornata ad aggiornate la pagina e rispondere ad eventuali commenti o post. É provato che quelle attività che hanno già da tempo avviato una strategia di comunicazione su Facebook, oggi raccolgono i frutti di tale “lavoro” che con ogni probabilità ancora oggi ai più, può sembrare inutile. Vantare un considerevole numero di “like” alla propria pagina, vuol in sostanza “possedere” un bacino di utenti interessati e fidelizzati con i quali confrontarsi, facilmente “raggiungibile” e in continua espansione.
Target di riferimento = Vale quanto detto per Google+ … non ci sono preclusioni o settori di business preferenziali e chiunque può approcciare al social network di Zuckerberg.
Vantaggi = Indubbiamente quello di poter disporre di un vasto bacino di potenziali “clienti” e utenti che tutti gli altri social network, al momento possono solo sognarsi.
Quali considerazioni finali si possono trarre da tutto ciò?! Per prima cosa ho volutamente tralasciato altri social network, più o meno diffusi, per concentrarmi su quelli che reputo più proficui dal punto di vista del business aziendale. Personalmente la prima cosa che mi sento di consigliare è quella di “sfruttare”, per quanto possibile, tutti questi potenti mezzi di comunicazione e diffusione sociale dei vostri contenuti.
Ma vi prego, fatelo solo se potete poi dedicare il necessario tempo che ogni social network richiede quotidianamente. Non c’è nulla di peggio e controproducente di un profilo o di una fun page trascurata. Meglio a quel punto lasciar stare.
Quello che in definitiva ci viene richiesto è investire “solo” il nostro tempo nell’alimentare costantemente con contenuti mirati i vari profili o fun page. Reputo il ritorno in termini di business e brand identity degno di questa “spesa” e credo che, di fronte ad un numero così elevato di potenziali utenti, pochi oggi possono permettersi di restarne indifferenti.