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Affrontare le sfide legate alla comunicazione con i fornitori e all’accuratezza dei dati è un’esperienza comune a molte aziende che si trovano a dover elaborare e organizzare una marea di dati provenienti da una vasta rete di fornitori, ognuno con propri formati, unità di misura e tipi di file diversi. Nella distribuzione B2B, la sfida sta nell’offrire ai clienti un’esperienza fluida, garantendo facile accesso a informazioni di prodotto accurate, aggiornate e complete, indispensabili per effettuare scelte d’acquisto consapevoli. Ed in questo sta proprio la differenza tra un business di successo o meno.
Il problema dei fornitori
I distributori B2B hanno il compito di raccogliere informazioni dettagliate di migliaia di prodotti da centinaia di fornitori: una sfida sia operativa che logistica. Ogni fornitore organizza infatti i propri dati a modo suo e i distributori hanno diversi gradi di influenza sui loro fornitori e sulle loro operazioni.
L’assenza di un sistema efficiente per l’acquisizione di dati sui prodotti dai fornitori porta comunemente a una serie di problematiche:
- Ritardi nel Time-to-market. L’introduzione di nuovi prodotti e l’aggiornamento dei contenuti per quelli già esistenti vengono ostacolati dall’inefficienza nel processo di raccolta dati e asset, causando perdite di potenziali entrate.
- Scarsa qualità dei dati e mancanza di governance. Senza un’adeguata supervisione, i rivenditori possono trovarsi a dover gestire enormi database di dati non strutturati e di bassa qualità, il che si traduce in un lavoro manuale eccessivo e in esperienze deludenti per il cliente dovute a dati errati o incompleti.
- Comunicazione inefficiente. Distributori e fornitori spesso faticano a comunicare in modo efficace sia per la condivisione dei dati fondamentali che per la richiesta di informazioni aggiuntive, con il risultato di un’esperienza negativa per i fornitori e i dipendenti.
La soluzione per i fornitori
La chiave di svolta per i fornitori sta nell’adozione di un sistema centralizzato per la gestione dei dati di prodotto (detto anche PIM), un cambiamento strategico che rivoluziona le dinamiche di collaborazione con i fornitori. La creazione di un’unica fonte di verità per tutti i dati relativi ai prodotti garantisce a tutti i fornitori e ai team un accesso continuo a informazioni accurate e aggiornate sui prodotti, comprese informazioni, dati tecnici e altro. Questo aumenta la produttività, riduce il time-to-market e migliora la ricercabilità dei prodotti.
Adottare un approccio semplice, scalabile e collaborativo nella raccolta dei dati di prodotto da ogni fornitore porta a benefici tangibili, tra cui:
- Miglioramento della collaborazione con i fornitori. I distributori possono gestire in modo centralizzato tutte le interazioni con i fornitori e costruire relazioni più solide grazie a una maggiore trasparenza e a una comunicazione fluida attraverso il portale dedicato.
- Contenuti di prodotto accurati e completi. La capacità di raccogliere efficacemente i contenuti dai fornitori si traduce in un miglioramento dell’esperienza per il cliente finale, che può contare su informazioni di prodotto attendibili e aggiornate.
- Riduzione del Time-to market. Avendo a disposizione dai fornitori i dati immediatamente accessibili a tutti i team e le organizzazioni, l’azienda può velocizzare il lancio e l’aggiornamento dei propri prodotti.
Dove entra in gioco l'Intelligenza Artificiale
L’introduzione di un’unica fonte di verità rappresenta soltanto il punto di partenza nel miglioramento delle relazioni con i fornitori. La vera sfida risiede nel mantenere e aggiornare continuamente questo database centralizzato con dati precisi e aggiornati.
Fortunatamente l’intelligenza artificiale (AI), nonostante sia spesso pubblicizzata come una soluzione magica, si rivela estremamente efficace in contesti di questo tipo. Grazie alla sua capacità di elaborare e analizzare milioni di dati, l’AI identifica tendenze, discrepanze ed errori all’interno di un database in tempi rapidissimi.
In particolare, l’intelligenza artificiale può supportare le relazioni con i fornitori nei seguenti modi:
- Raccolta e pulizia dei dati sui prodotti. Le imprese affrontano la sfida di raccogliere, categorizzare, pulire e completare le informazioni di base dei prodotti. Le applicazioni di AI generativa (GenAI), basate su deep learning, automatizzano questi processi, incrementando la produttività e riducendo i tempi di immissione sul mercato.
- Arricchimento delle informazioni sui prodotti. Utilizzando un sistema di gestione delle informazioni sui prodotti (PIM) per accedere a dati centralizzati e accurati, le applicazioni di GenAI vanno oltre, generando descrizioni dettagliate e convincenti dei prodotti. Questo non solo eleva la qualità delle informazioni disponibili ma contribuisce anche a un più rapido time to market.
- Traduzione dei contenuti dei prodotti. Con le descrizioni dei prodotti ottimizzate nel PIM, le soluzioni GenAI facilitano la traduzione dei contenuti, rendendo i prodotti accessibili a un pubblico globale senza intoppi.
Il futuro delle relazioni con i fornitori
La gestione della complessità dei dati provenienti da più fornitori ha rappresentato per anni una sfida per i distributori B2B, causando ritardi, inefficienze, problemi di comunicazione e un’esperienza dei clienti non all’altezza. La chiave per superare questi ostacoli sta nell’adozione di una fonte di verità centralizzata per i dati dei prodotti (ovvero il PIM), che non solo semplifichi la comunicazione con i fornitori, ma garantisca anche informazioni accurate e aggiornate sui prodotti sia per i consumatori che per i dipendenti.
Guardando al futuro, l’armonia tra sistemi centralizzati di gestione dei dati di prodotto e l’intelligenza artificiale promette non solo di risolvere i problemi esistenti, ma anche di gettare le basi per un futuro in cui efficienza e innovazione ridefiniranno le relazioni con i fornitori nel mondo della distribuzione B2B. È lecito aspettarsi che l’AI non solo faciliti queste dinamiche ma diventi essenziale nel costruire un rapporto di fiducia e nell’elevare l’esperienza dei consumatori.
L’integrazione dell’AI è destinata a portare ben più che semplice efficienza; si preannuncia come un cambio di paradigma nel modo in cui le informazioni sui prodotti vengono gestite e condivise. Al di là della semplice gestione dei dati, ci si avvia verso un ecosistema orientato al consumatore, dove la fiducia nasce da informazioni costantemente affidabili e aggiornate.
In questa visione, l’intelligenza artificiale si configura come motore di un’esperienza di prodotto impeccabile. Grazie all’automazione dei processi, al miglioramento dell’accuratezza dei dati e alla garanzia di aggiornamenti in tempo reale, l’AI dà alle aziende la possibilità di offrire ai consumatori un percorso di acquisto fluido ed affidabile.
Fonte: articolo scritto da Casey Paxton, Content Marketing Manager @ Akeneo e pubblicato su constructor.io
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