Scegliere i font per il proprio sito può sembrare tanto banale quanto complesso, vista la quantità di opzioni disponibili. E se ci affidassimo a qualche collaudata combinazione di Google Fonts per dare al sito più… carattere?
Come abbiamo visto in precedenza l’aspetto tipografico, sebbene sottovalutato, può essere determinante nel trasmettere il “tono“, il “timbro” della comunicazione web. Tra le varie possibilità offerte dalle risorse disponibili online, la scelta di un carattere alternativo ai soliti Arial, Times New Roman e Tahoma è praticamente una necessità. Google Fonts è una libreria tipografica sterminata liberamente utilizzabile e includerla nel proprio sito è banale; ciascun font è open-source e ottimizzato per la visualizzazione su differenti browser web.
Ciò su cui mi vorrei concentrare in questo post è offrire una scelta di 10 possibili combinazioni di famiglie di caratteri tra le quali scegliere. Ciascun accoppiamento viene fatto scegliendo una famiglia per i titoli (le headline – h1, h2, h3 – , gli elementi di navigazione e così via) e il corpo del testo vero e proprio.
I principi dietro a ciascuna scelta rispettano principi di:
leggibilità
coordinamento grafico
eleganza tipografica
impatto grafico
Raleway Light + Roboto Regular
Volkhov Regular + Scada Regular
Montserrat + PT Serif Regular
Paytone One + Ubuntu Regular
Josefin Slab + Maven Pro Medium
Bree Serif Regular + PT Sans Regular
Oxygen + Source Sans
Oswald + Muli
Quantico Bold + Droid Sans Regular
Sansita One Regular + Imprima Regular
Altre risorse per la tipografia web
Le risorse legate alla tipografia sono molteplici, soprattutto dopo l’introduzione della proprietà @font-face che consente l’utilizzo di font nei formati TrueType (TTF), OpenType (OTF), WOFF, SVG, Embedded OpenType (EOT). Mi limito ad elencarne qualcuna in questa sede come spunto di esplorazione: